Recimask, al via la “Fase 3” del progetto sperimentale di ricerca per il riciclo delle mascherine

Mercoledì 1° giugno, in Comune, l’incontro con il Politecnico e il Circolo delle idee

Data di pubblicazione:
03 Giugno 2022
Recimask, al via la “Fase 3” del progetto sperimentale di ricerca per il riciclo delle mascherine

Dalle mascherine usa e getta possono nascere nuovi oggetti: scatole portaoggetti, copertine per notebook, tessere colorate e piccole lampade di sicurezza.

Entra nel vivo il progetto sperimentale per il riciclo delle mascherine chirurgiche usa e getta lanciato, lo scorso giugno, dal Circolo delle Idee.

Mercoledì 1° giugno l’incontro online con il professor Alberto Frache del Politecnico di Torino ha fatto il punto sulla sperimentazione che ha permesso di riciclare più di 15 Kg di mascherine di vario colore e realizzare nuovi oggetti nell’ottica di una economia circolare.

Nel video  (che trovate anche in allegato) potrete visionare l’incontro.

Il progetto pilota, lanciato lo scorso giugno dal Circolo delle Idee ha coinvolto, oltre al Politecnico, il Comune di Mondovì, la Cooperativa Proteo che si è occupata della distribuzione dei contenitori e della raccolta delle mascherine e la Green Life che le ha sterilizzate oltre a una decina di scuole e alcune aziende del territorio a cui sono stati consegnati i bidoni per la raccolta. L’elementare del Ferrone (2 contenitori), A.Frank (1 contenitore), Cordero (2), l’Istituto Superiore Cigna (2), l’Istituto professionale Garelli (1), l’Istituto Tecnico Baruffi (1), la scuola media Gallo (1), il Liceo Vasco Beccaria Govone (2), l’Istituto professionale Cfp (2) a cui si aggiungono il Municipio (2), il Comando di Polizia Locale (1), le ditte Raicam (1 + sacchi), Valeo (5), Valeo (2) e la Banca Ifis (2).

L’incontro del 1° giugno, a cui a partecipato una classe del liceo scientifico Vasco Beccaria Govone, ha spiegato passo passo le lavorazioni utilizzate per la trasformazione e lo scopo ultimo del progetto: dare un futuro sostenibile a una tipologia di rifiuto che prima della pandemia Covid 19 “non c’era e ora c’è” nell’ottica della tutela dell’ambiente affinché, un giorno, abbiano un codice di riciclo come altre categorie merceologiche visto.

 

Come nasce il progetto

Tutto inizia da un piccolo gesto che possiamo fare tutti, che non costa nulla ma che può essere molto importante per l’ambiente. Durante il primo lockdown ci si è resi conto della grande quantità di mascherine usa e getta che venivano buttate nei comuni contenitori dell'indifferenziato e delle problematiche ambientali e di smaltimento ad esse connesse. Da qui la volontà di recuperarle con il progetto "Recimask"

Gli step di lavorazione

  • La raccolta differenziata
  • La macinazione
  • L’estrusione
  • La stampa dell’oggetto in 3D

Il processo parte dalla sanificazione della mascherina, che viene privata degli elastici e della striscia superiore che ha all’interno una barretta di metallo. il tutto viene poi macinato e lavorato all’interno di un estrusore fino a ottenere dei granuli che possono essere stampati così da ottenere oggetti utili oppure possono essere estrosi in un filo continuo, per poi ottener oggetti tridimensionali tramite lo stampaggio 3D.

 

 

 

Allegati

Recimask.mp4
(90.18 MB)

Ultimo aggiornamento

Venerdi 31 Marzo 2023