Il 18 luglio 2019 si è svolto il secondo “action day” dedicato alla lotta alla contraffazione e all’abusivismo commerciale, promosso dal Ministero dell’Interno al fine di prevenire e contrastare due fenomeni di illegalità pericolosi e dannosi non solo per i produttori e le imprese, ma anche per i consumatori e lo Stato.
Accanto alle mirate azioni di controllo in capo alle Forze di Polizia, un efficace contrasto alla contraffazione e all’abusivismo commerciale richiede attenzione e consapevolezza da parte della cittadinanza.
Ecco, dunque, alcune informazioni utili per riconoscere i prodotti contraffatti e per difendersi da tale fenomeno, a cominciare dalle banche dati sui prodotti non conformi.
Sul sito della Commissione Europea, nella sezione dedicata ai Consumatori, è reperibile un elenco dei prodotti non conformi, ritirati dal mercato e che presentano gravi rischi per il consumatore.
La Commissione fornisce anche report settimanali e consigli utili al cittadino.
Sul sito del Ministero della Salute è pubblicato l’elenco, costantemente aggiornato, dei prodotti oggetto di richiamo in vendita sul mercato.
Contraffazione alimentare
Interessando prodotti destinati al consumo alimentare, questo tipo di contraffazione richiede massima cautela. La falsificazione avviene, in particolar modo, aprendo e riconfezionando i prodotti, apponendo etichette posticce, adulterando e compromettendo i prodotti con svariati sistemi.
In particolare, si assiste da questo punto di vista a due fenomeni:
- FALSIFICAZIONE DELL’ALIMENTO, modificandolo, ad esempio, con ingredienti di scarsa qualità che rischiano di rappresentare un pericolo per il consumatore. A seconda degli ingredienti usati, se la frode viene scoperta quando il prodotto è già sul mercato, i responsabili subiranno accuse non solo di contraffazione alimentare e danno alla salute pubblica, ma anche di reato contro la persona.
- FALSIFICAZIONE DEL MARCHIO, compresa l’indicazione di provenienza e la denominazione d’origine. Fra i prodotti “Made in Italy” più violati vi sono latte e derivati, olio, miele, pasta, riso, carne e pesce, vino, conserve a base di pomodoro, pane e salumi. Secondo un’indagine Coldiretti, il falso “Made in Italy” interessa 6 prodotti su 10 in vendita sul mercato internazionale, per un fatturato da circa 60 miliardi di euro.
Consigli ai consumatori
Non solo borse, portafogli e cinture, cd-dvd e altri prodotti multimediali, ma anche cosmetici, vino e altri alimenti, giocattoli, medicinali. Sembra che tutto ciò che offre il mercato sia idoneo ad essere clonato.
Mentre il costruttore legittimo si assume la responsabilità dei prodotti che fabbrica, però, chi li falsifica no: i prodotti non conformi si trasformano così in oggetti potenzialmente pericolosi per il consumatore.
Due sono le regole fondamentali per proteggersidal rischio di acquistare articoli contraffatti (e potenzialmente pericolosi):
- DIFFIDARE DI VENDITORI IRREGOLARI, banchetti e mercatini improvvisati, auto e camion fermi sul ciglio della strada o in autogrill, negozi sconosciuti. Preferire invece un negozio di fiducia;
-DIFFIDARE DI PREZZI TROPPO BASSI Diffidare di prezzi troppo bassi: dentifrici a pochi centesimi o abbigliamento griffato sottocosto potrebbero nascondere l'inganno.
Alcuni consigli utili per l’acquisto di medicinali
- Non acquistare medicinali su internet;
- rivolgersi esclusivamente a rivenditori che godono della vostra fiducia;
- fare attenzione alla confezione! Dubitare di sfumature dell'inchiostro di stampa dell'etichetta o altre imperfezioni;
- fare attenzione alle dimensioni delle boccette di vetro: possono essere poco più grandi o più piccole dell'originale;
- fare attenzione ai dosaggi del contenuto: il prodotto contraffatto può riportare una differenza anche di un solo millilitro (o milligrammo), che però può avere gravi effetti sulla salute e sull'efficacia della cura;
- si falsificano anche ologrammi di riconoscimento con grande accuratezza. Può variare anche solo il retro del cappuccio di una confezione, quindi badate bene alla forma: talvolta può essere diversa dalla sostanza.
Alcune semplici regole per l’acquisto di giocattoli
- Verificare l'esistenza del marchio CE, conforme al D.L. 313/91 ragione sociale, marchio ed indirizzo del produttore;
- sulla confezione deve essere indicata l'età per cui sono adatti (specie se per i bambini con età inferiore a 36 mesi) e una descrizione dei rischi conseguenti;
- accertarsi che le istruzioni per l'uso siano anche in lingua italiana: è obbligatorio!!
- per i giochi chimici accertarsi dei rischi e delle precauzioni per l'uso al fine di evitare cause di incidenti o situazioni di pericolo;
- prestare massima attenzione al rapporto qualità prezzo al fine di individuare giocattoli contraffatti (o di dubbia provenienza);
- per i giochi elettrici accertarsi del marchio di qualità IMQ che certifica la sicurezza del giocattolo in questione, poichè sottoposto a più di 300 prove e collaudi prima della sua commercializzazione. Per i giocattoli ad alimentazione, in particolare, (trenini elettrici ecc.) accertarsi se nella scatola presente il trasformatore per ridurre la tensione da 220 a 24 volt.
- per i giocattoli a batteria accertarsi che non siano stati esposti al sole durante il periodo in cui erano esposti dal rivenditore; sostituire le pile tutte insieme con adeguata pulizia dei contatti e rispettando la loro polarità;
- per i giochi funzionali accertarsi se presentano la scritta: "Attenzione, da usare sotto la sorveglianza di adulti";
- effettuare gli acquisti presso rivenditori conosciuti e di fiducia, in modo da poter chiedere la sostituzione di giocattoli difettosi;
- attenzione alle vendite promozionali! Molto spesso dietro gli sconti potrebbe nascondersi un malfunzionamento dell'oggetto.
Marchio presente sui prodotti
Occorre prestare attenzione alla sigla riportata nell'immagine. Si presta benissimo a creare confusione, perchè in un caso l'indicazione CE significa che l'oggetto rispetta le norme vigenti nella Comunità Europera, nell'altro invece che esso proviene dalla Cina (Cina Export), dove le norme sono ben diverse. Simboli simili, ma significato molto diverso! E tutto nella legalità.
Sanzioni
Le sanzioni previste dalla normativa sono molto severe e prevedono il sequestro della merce venduta o acquistata.
Acquistare prodotti contraffatti o anche non contraffatti venduti in modo illegale comporta la denuncia penale per il reato di ricettazione (art. 473 del codice penale) o di incauto acquisto (art. del 712 codice penale) oppure la sanzione amministrativa di 1.000 euro (per la violazione dell’art. 1 comma 7 del Decreto Legge n. 35/05 convertito con Legge 80/2005 e poi modificato dalla Legge n. 248/05 e dalla Legge n. 49/06).
Vendere prodotti contraffatti o anche non contraffatti comporta la denuncia penale per il reato di ricettazione (art. 473 del codice penale) oppure violazione delle norme sul commercio (art. 29 del decreto legislativo 114/98) che prevede la sanzione amministrativa di 5.164 euro.