Una ricorrenza da sempre scomoda e divisiva, ma comunque doverosa per etica, storia e politica. In occasione del Giorno del Ricordo del prossimo 10 febbraio, allora, anche il Comune di Mondovì rende omaggio ai martiri delle foibe e alle vittime innocenti delle vendette militari e ideologiche avvenute tra Venezia Giulia, Istria e Dalmazia tra il 1943 e il 1945. Seimila le vittime accertate (molte di più quelle presunte) e circa trecentomila gli esuli costretti ad emigrare in altre parti d’Italia, Monregalese compreso. Una tragedia civile e sociale che l’Amministrazione comunale non intende dimenticare, promuovendo alcuni momenti di commemorazione e divulgazione.
Si inizierà venerdì 10 febbraio alle ore 10.00 presso la stazione ferroviaria con la deposizione della corona di fiori nei giardini “Martiri delle Foibe”, per continuare alle ore 11.00 presso l’Antico Palazzo di Città con l’inaugurazione della mostra curata da Enrico Miletto e promossa dal Comitato di Torino dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia Dalmazia “L’Istria, l’Italia, il Mondo. Storia di un esodo: istriani, fiumani e dalmati a Torino”. Venerdì 17 febbraio alle ore 10.00 nei locali della sala Luigi Scimè in corso Statuto, invece, spazio alla conferenza del professor Gianni Oliva (storico, scrittore e giornalista) “La Storia e il senso della Memoria”, organizzata dal Comitato “10 febbraio” di Cuneo.
«Ancora una volta siamo chiamati a non dimenticare e ad accrescere la nostra consapevolezza sulle atrocità compiute ai danni di altri uomini» dichiarano il sindaco di Mondovì, Luca Robaldo, l’assessora alla Cultura, Francesca Botto e l’assessora all’Istruzione, Francesca Bertazzoli «Il Giorno del Ricordo onora una pagina drammaticamente buia della nostra storia recente rimasta sottaciuta per troppi anni. È dovere morale della politica e della società tutta, allora, riflettere sugli orrori compiuti senza strumentalizzazioni e speculazioni e con la giusta contestualizzazione storica. Ringraziamo fin da ora le associazioni che ci hanno supportato nella predisposizione del programma istituzionale di commemorazione (che non poteva non iniziare da un luogo simbolo che negli scorsi anni la nostra Città ha giustamente intitolato ai Martiri delle Foibe) ed esprimiamo altresì la nostra riconoscenza ai docenti e agli Istituti scolastici cittadini che con la loro partecipazione agli eventi favoriranno una disseminazione intergenerazionale imprescindibile per comprendere al meglio il nostro passato».